Zorah

Zorik Gharibian, visitando per la prima volta l'Armenia, rimase fortemente impressionato dalla bellezza e dallo spirito della sua patria ancestrale.

Quando Zorik iniziò a trascorrere del tempo nel suo territorio natale, esplorando i suoi tesori, viaggiando tra la sua gente e scoprendo i segreti e le tradizioni del paese, si rese conto che l'Armenia aveva una cultura del vino profondamente radicata che sembrava essere quasi scomparsa dopo anni di imposizione sovietica.

La scelta è stata quindi di ripristinare i valori vinicoli tradizionali e creare vini veramente profondi che parlassero di questo luogo magico. Ci sono voluti un sogno, tempo, motivazione e determinazione per mettere insieme tutto e dopo quasi dieci anni di intenso lavoro la cantina ha prodotto la sua prima annata in assoluto.

In cantina vengono utilizzati grandi tini in cemento, lasciati volutamente grezzi, che ricordano i Krakas, caratteristici vasi di terracotta; queste antiche anfore incarnano il desiderio di ZORAH di produrre vini in un linguaggio naturale, usando qualcosa di modellato dalla terra, un vaso vivente e che respira per cullare e nutrire il liquido vivente. Proprio come la terra modella la vite, l'argilla modella il vino.